Onorevoli Colleghi! - Anche nel nostro Paese si ricorre sempre più alla riabilitazione equestre quale tecnica terapeutica integrativa finalizzata alla riduzione dei danni motori, sensoriali, cognitivi e comportamentali di pazienti disabili. Attraverso l'interazione tra cavallo e paziente, secondo un definito programma terapeutico, si sono registrati, infatti, notevoli miglioramenti e progressi nell'autonomia dei pazienti disabili attraverso quella che in definitiva è una attività ludico-sportiva.
      Grazie al movimento ritmato e oscillatorio tipico dell'andatura del cavallo, infatti, si viene a determinare una stimolazione del bacino, del rachide e dei cingoli del soggetto nonché dei sistemi di equilibrio e dei meccanismi di riassetto e coordinazione.
      Numerosi studi e test svolti su bambini confermano l'utilità di questa tecnica riabilitativa e la sua comparabilità alle tecniche rieducative tradizionali, senza considerare un ulteriore e non meno importante fattore positivo connesso a tale tecnica, e cioè la constatata maggiore disponibilità del bambino al trattamento.
      Sulla scorta dei successi registrati negli ultimi decenni e delle richieste provenienti dalle famiglie, con la presente proposta di legge si intende, pertanto, riconoscere la terapia per mezzo del cavallo come prestazione terapeutica riabilitativa, integrativa delle tecniche riabilitative attualmente utilizzate in campo sanitario, da svolgere in appositi centri dotati di figure professionali specifiche.

 

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